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Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli era in origine una caserma militare, il grande palazzo rosso fu poi trasformato in Museo Archeologico sotto il dominio borbonico. Le camere al piano terra sono dedicate alla collezione Farnese di statue che re Carlo di Borbone ereditò dalla madre, Elisabetta Farnese:copie di vecchi capolavori greci si confondono con le originali creazioni romane. Oltre a una folla variegata di eroi e guerrieri,Aphroditi e Atene,c'è la più grande scultura mai trovata dall'antichità, il Toro Farnese, rinvenuta nelle Terme di Caracalla a Roma. La ricca collezione di mosaici al piano rialzato proviene dai pavimenti, dalle pareti e dai cortili delle case di Pompei ed Ercolano. Uno dei punti forti è " Il Mosaico della Battaglia di Isso", i resti di una scena di guerra raffigurante Alessandro Magno nella sua battaglia vittoriosa contro l'imperatore persiano, Dario III (333 a.C.). Speciali mostre permanenti comprendono le belle figure in bronzo provenienti dalla Villa dei Papiri di Ercolano e ci sono vetrine contenenti piccoli campioni dei rotoli di papiro carbonizzati che hanno dato alla villa il suo nome. Da non perdere il famoso vaso blu da una tomba di Pompei – simile al Vaso Portland conservato nel British Museum. La raccolta egizia, che comprende un coccodrillo mummificato, e la collezione di pietre preziose intagliate, con la Tazza Farnese, un cammeo gigante con fini bassorilievi rosa uno sfondo nero (150 a.C.). Una recente aggiunta al museo è il quasi completo ciclo di affreschi staccati dal tempio di Iside a Pompei, con paesaggi egiziani e due episodi del mito di Io.